Smart Working: OK, ma ci sono delle regole!
NOVITÀ?
Per molti, anzi moltissimi lo è.
Personalmente lavoro in Smart Working da ormai 7 anni.
Pertanto, se questa situazione ti è nuova, lascia che ti illustri che cos’è, come funziona e perchè lo smart working è importante per il business.
Sei pronto?
COSA SIGNIFICA REALMENTE LO “SMART WORKING” O “LAVORO INTELLIGENTE”?
Tutti ne parlano, ma cosa significa veramente?
Molti pensano che Smart Working significhi adattamento agli strumenti, modernizzazione dei layout, creazione di postazioni di lavoro domestiche o introduzione di nuove normative.
Lo Smart Working non è solo questo.
Implica la realizzazione di innovazioni organizzative molto più complesse.
COS’È SMART WORKING?
Se in italiano il significato di Smart Woking è “lavoro intelligente”, l’Osservatorio del Politecnico di Milano lo definisce ”una nuova filosofia manageriale fondata sulla restituzione alle persone di flessibilità e autonomia nella scelta degli spazi, degli orari e degli strumenti da utilizzare a fronte di una maggiore responsabilizzazione sui risultati”.
Lo Smart Working è un modello organizzativo che interviene nel rapporto tra individuo e azienda. Propone autonomia nelle modalità di lavoro a fronte del raggiungimento dei risultati e presuppone il ripensamento “intelligente” delle modalità con cui si svolgono le attività lavorative.
COME FUNZIONA?
Un progetto di Smart Working è quindi un processo di cambiamento complesso che richiede di agire contemporaneamente su più leve e che deve partire da un’attenta considerazione degli obiettivi, delle priorità e delle peculiarità tecnologiche, culturali e manageriali dell’organizzazione.
Inteso come nuovo modo di lavorare che consente un miglior bilanciamento tra qualità della vita e produttività individuale, è quindi anche il risultato di un sapiente uso dell’innovazione digitale a supporto di approcci strategici che puntano sull’integrazione e sulla collaborazione tra le persone, in particolare, e tra le organizzazioni, in generale. In tutto questo la tecnologia gioca un ruolo chiave, perché quando si parla di Digital Transformation nei luoghi di lavoro si pensa anche all’applicazione di tecnologie avanzate per connettere persone, spazi, oggetti ai processi di business, con l’obiettivo di aumentare la produttività, innovare, coinvolgere persone e gruppi di lavoro.
RIFLESSIONI
Bisogna comunque sempre tener presente che adottare lo Smart Working non vuol dire soltanto lavorare da casa e utilizzare le nuove tecnologie, lo Smart Working non è il telelavoro: è anche, e soprattutto, un paradigma che prevede la revisione del modello di leadership e dell’organizzazione, rafforzando il concetto di collaborazione e favorendo la condivisione di spazi.
Nell’ottica smart, il concetto di ufficio diventa ‘aperto’, il vero spazio lavorativo è quello che favorisce la creatività delle persone, genera relazioni che oltrepassano i confini aziendali, stimola nuove idee e quindi nuovo business.
Come visto, le nuove tecnologie e il miglioramento delle tecnologie esistenti sono un fattore chiave nello sviluppo dello smart working.
Includerebbero una vasta gamma di strumenti, come Internet, smartphone, social network o qualsiasi tipo di programma progettato per facilitare la flessibilità sul lavoro e la mobilità.
Non molto lontano dal futuro, altre tecnologie, come la realtà virtuale, verranno aggiunte all’elenco di tecniche che aiuteranno lo sviluppo dello smart working.
L’obiettivo finale di utilizzarli tutti sarebbe quello di raggiungere non solo una migliore prestazione lavorativa, ma anche una migliore conciliazione tra vita lavorativa e professionale e vita personale e familiare.
Più felicità dopo tutto, per l’azienda e per il lavoratore o il professionista.
LAVORO DA REMOTO
come impostare velocemente una strategia a distanza
Da un po’ di tempo, complice anche la pandemia di Coronavirus (COVID-19) e il lockdown previsto dal Governo per ridurre il rischio di contagio, molte aziende hanno dovuto in poco tempo attivare tutte le leve necessarie per permettere alle persone di lavorare da casa. Il problema è che il remote working non si può improvvisare, diventare un’azienda “full remote” richiede tempo: ecco perché oggi che invece sono richieste risposte veloci, economiche e stabili, è fondamentale aver ben presenti alcuni capisaldi per non trovarsi nella condizione di sperimentare solo i lati peggiori del lavoro a distanza.
Nel farlo è importante pensare di mettersi sia nei panni dell’azienda che decide di adottare l’approccio “full remote” (anche solo in alcuni uffici o paesi, per alcune settimane o più, ndr), sia nei panni degli individui.
Oggi, con te, voglio soffermarmi sul punto di vista del lavoratore.
ECCO 8 PUNTI DA METTERE SUBITO IN PRATICA:
1. Imposta lo spazio di lavoro in Smart Working
2. Definisci dei rituali di inizio e fine
3. Configura e posiziona bene la fotocamera
4. Limita le distrazioni e le interruzioni
5. Ricordarti di tracciare quello che è stato deciso
7. Individua degli spazi di socializzazione
8. Fai sentire la tua presenza e la disponibilità all’interno del team
Se hai trovato interessante questo post sono felice di informarti che da domani inizierò a pubblicare alcune tips sul mio profilo facebook per aiutarti a lavorare meglio da casa.
Buon lavoro “intelligente”,
Edoardo
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